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Il 21 luglio la Direzione Generale dello Spettacolo ha pubblicato l’esito definitivo escludendo ingiustamente i lavoratori discontinui intermittenti a tempo indeterminato

Gli esiti del Bando Covid

Il 21 luglio, è stato pubblicato il decreto del Direttore Generale Spettacolo del 21 luglio 2023, rep. N. 1024 che assegna i contributi. Il risultato è ancora una volta l’ingiusta esclusione dei lavoratori intermittenti a tempo indeterminato, anche se sono discontinui e le chiamate sono a tempo determinato, per cui dovrebbero essere di diritto nel gruppo a). La stessa ingiustizia ha colpito anche le maestranze del gruppo b).

Come avevamo richiesto, i fondi ulteriori sono stati destinati a chi lavora nello spettacolo (come previsto dai DL 18/2020 art. 89 e DM 291/2022) andando a conguaglio di coloro che avevano già vista accettata la loro richiesta. Ma resta inaccettabile che lavoratori e lavoratrici anche a parità di gruppo pensionistico, mansione, tipologia e modalità di lavoro, siano stati esclusi solo perché il loro contratto è a tempo indeterminato anziché determinato. 

Il Bando Covid / D.M. 236/2022 – Sostegno ai lavoratori dello spettacolo, cinema e audiovisivo è stato emanato una prima volta il 9 giugno 2022 con Decreto Ministeriale. Dopo una serie di modifiche (l’iter completo a questo link) i risultati sono stati pubblicati lo scorso 23 dicembre 2022.

Dopo solo un mese, il 25 gennaio 2023 la Direzione Generale emana il decreto direttoriale 11/2023 annullando l’assegnazione a tutti i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, compresi gli intermittenti che secondo l’INPS sono assicurati alla lettera a).

È seguita una serie di richieste da parte di diverse realtà, tra le quali anche la Fondazione Centro Studi Doc (le richieste a questo link), di far rientrare tutti i lavoratori e le lavoratrici aventi diritto nel bando. Questo ha portato la Direzione Generale Spettacolo a realizzare ulteriori verifiche sulla posizione di lavoratrici e lavoratori intermittenti a tempo indeterminato che hanno visto la loro domanda rigettata anche se appartenenti al gruppo a) (l’aggiornamento a questo link). Dopo la verifica, i lavoratori e le lavoratrici intermittenti sono stati nuovamente esclusi.

Richieste

Questa situazione rende evidente che c’è un grave errore nella identificazione di chi lavora nello spettacolo, perché ci sono figure che lavorano nello spettacolo in modo discontinuo, con poca programmabilità e multicommitenza a prescindere dal contratto (intermittente, tempo determinato, tempo indeterminato, …).

Per questo chiediamo che coloro che lavorano nello spettacolo in modo discontinuo abbiano accesso alle stesse tutele e trattamento assicurativo, iscrivendoli al gruppo a), compresi gli intermittenti a tempo indeterminato, con conseguente trattamento previdenziale, ammortizzatori sociali, assicurazioni.

In generale, riteniamo sempre più indifferibile l’individuazione di uno statuto del lavoro nell’arte e spettacolo senza che vi sia discriminazione alcuna tra chi lavora nel settore.

Foto di Emanuela Zampa.

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