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Nella mattinata di mercoledì 30 ottobre, si è svolto presso il Centro Culturale “Il posto delle idee” l’incontro finale di presentazione del progetto “Cultura in Rete”. L’evento ha visto confrontarsi organizzazioni e istituzioni sul valore sociale della cultura.

Cultura, Arte, Valori nelle comunità e nei gruppi

Nella mattina di mercoledì 30 ottobre presso il Centro Culturale veronese “Il posto delle idee”, sito in via Pirandello 25 si è svolto l’evento “Cultura, Arte, Valori nelle comunità e nei gruppi“, l’incontro finale di presentazione del progettoCultura in Rete”, finanziato da Regione Veneto per la creazione di reti territoriali dedicate alla valorizzazione e lo sviluppo della cultura locale. Il progetto era partito il 18 dicembre 2023 col simposio “Generazione Z e senso del lavoro culturale, creativo e digitale“, organizzato dalla Fondazione Centro Studi Doc, soggetto attuatore di “Cultura in Rete”.

Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Valentina Burati, è stato inaugurato il  Centro Culturale. “Il posto delle idee“, realizzato da Doc Servizi, che ha ospitato gli altri soggetti della rete formata anche da Stea, Fondazione Centro Studi Doc, Doc Creativity, Doc Educational, Studio Metis associato Consulenti del Lavoro, Hypernova, Studio 27, Fonderia Teatro Aperta e Associazione Immagina.

La giornata ha visto la presentazione delle realtà coinvolte, a partire da Rete Doc e Agorà Formazione. A presentare il Centro Culturale è stato invece Roberto Fasoli, segretario dell’Associazione Immagina, che ha portato i saluti della presidente Annamaria Lona. A seguire, oltre ai saluti istituzionali delle autorità regionali e comunali e degli enti presenti, Fondazione Enac Veneto ha presentato “RSVP per Cultura in Rete“, una Rete dei Professionist* dello Spettacolo dal vivo, del teatro e della danza, che punta sulla cooperazione tra enti operanti nel mondo del teatro e della cultura veronesi per favorire lo sviluppo dell’ecosistema culturale veronese. La lettura teatrale degli scritti di Paolo Grassi da parte degli attori Lorenzo Bassotto e Andrea de Manincor ha accompagnato la descrizione di questa Rete dei Professionisti dello Spettacolo dal vivo, del teatro e della danza di Verona.

L’ampio pubblico presente in sala ha così assistito a un’approfondita riflessione sul ruolo sociale della cultura. A questo proposito, l’attore performer di teatro sociale Alberto Ferraro, membro del consiglio di amministrazione di Doc Educational, ha raccontato della propria esperienza nel portare il teatro nelle carceri e nelle situazioni di disagio sociale. Si tratta di un percorso complesso, dove discipline come il teatro e la musica possono “sensibilizzare al bello” e insegnare “l’arte della possibilità”.

L’esperto di sviluppo del patrimonio culturale Roberto Canu ha concluso l’incontro con la Lectio Magistralis “Comunità e culture”. Qui, Canu ha esposto il significato di cultura e il ruolo fondamentale delle reti di comunità nello sviluppo culturale degli esseri umani. In quest’occasione, ha ricordato come lo stesso cervello umano si sia sviluppato grazie alla cultura, a partire dal primo progetto della Storia: la creazione da parte dell’Homo Habilis di strumenti per emanciparsi e la capacità di decidere il proprio destino. La cultura è ciò che ci permette la sopravvivenza nell’ambiente circostante.

Cos’è “Il posto delle idee”?

Roberto Fasoli ha presentato il Centro Culturale per conto dell’Associazione Immagina. Nel raccontare il percorso che ha portato alla sua realizzazione, ha ricordato la convergenza d’ideali e la collaborazione con Rete Doc: l’idea che sta alla base del Centro Culturale “Il posto delle idee” è la responsabilità, da parte di chi ne ha la possibilità, di mettere a disposizione della comunità spazi e mezzi di incontro e condivisione. Fasoli ha sottolineato l’importanza dell’investimento in formazione e cultura per affrontare le sfide e le trasformazioni del nostro secolo. Da questa convinzione è nato il nome che caratterizza questo Centro Culturale:

Ci piaceva perché significa proprio quello che dice esattamente: la creazione, l’incontro, l’idea che l’identità non nasce specchiandosi in uno specchio, ma dal confronto e dal riconoscimento dell’altra persona.

“Il posto delle idee” vuole essere una realtà aperta al pubblico. A tal proposito, nel mese di gennaio resterà aperto a chiunque voglia frequentarlo tre pomeriggi a settimana. In quanto luogo di incontro e scambio, all’interno del Centro Culturale è disponibile una biblioteca popolare con oltre 5.200 libri di narrativa e teatro, catalogati in modo fruibile da personale qualificato e regolarmente retribuito.

Come ha ricordato Fasoli, “la biblioteca non è solo un posto dove si prestano libri, è un posto dove la gente si incontra“. Per questo motivo, sono molti i progetti che questo spazio ospiterà, coinvolgendo bambin*, giovani e meno giovani tra partite di scacchi, letture ad alta voce e corsi di scrittura e molto altro.

 

 


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