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Il Consiglio dei Ministri ha prorogato la delega al governo per la stesura del Codice dello Spettacolo. La scadenza era fissata per metà agosto 2024.

La proroga alla delega del governo per la stesura del Codice dello Spettacolo

Su proposta del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge, che proroga il termine per l’esercizio delle deleghe previste dall’articolo 2 della legge n. 106/2022. Tra queste fa parte anche la delega al governo per la stesura del Codice dello Spettacolo. La scadenza del termine era prevista per metà agosto 2024, ovvero dopo 24 mesi dall’approvazione.

A occuparsi del progetto è il sottosegretario del MiC Gianmarco Mazzi. L’obiettivo è quello di strutturare un testo unico normativo. Per far questo è necessario:

  • riordinare le disposizioni vigenti in materia di spettacolo;
  • revisionare gli strumenti di sostegno per i lavoratori e le lavoratrici del settore;
  • riconoscere nuove tutele relative ai contratti di lavoro e all’equo compenso di chi è freelance.

Verso il primo Codice dello Spettacolo

L’11 settembre 2023 si è chiusa la call lanciata dal Sottosegretario del MiC Gianfranco Mazzi per la presentazione di proposte al fine di realizzare il primo Codice dello Spettacolo. In altre parole, questa chiamata collettiva intendeva “definire ed accelerare il percorso di riforma della normativa in materia di spettacolo e addivenire alla redazione di un unico testo normativo, denominato ‘Codice dello Spettacolo’”.

Dopo anni di audizioni in videoconferenza per l’emergenza pandemica, a ottobre 2023 si sono tenute le prime consultazioni in presenza sul tema spettacolo. Nello specifico, le audizioni si sono svolte a Roma, nella sede del Ministero della Cultura. All’incontro hanno partecipato sindacati, associazioni di categoria (come l’Alleanza delle Cooperative Italiane), associazioni di settore per teatro, danza e musica, e realtà più tecniche. Tra queste ultime ha preso parte anche la Fondazione Centro Studi Doc.

Successivamente, ulteriori incontri sono stati organizzati per marzo 2024. Nello specifico, le tre giornate delle consultazioni di marzo si sono concentrate sui settori Danza, Musica, Teatro e Circo e spettacolo viaggiante, carnevali storici, rievocazioni storiche.

Le proposte della Fondazione Centro Studi Doc

Alla chiamata del MiC ha risposto anche la Fondazione Centro Studi Doc. In tali occasioni, ha così presentato una serie di proposte di riforma, elaborate nel corso degli anni, partecipando alle audizioni organizzate dal Sottosegretario alla Cultura sia a ottobre 2023 che a marzo 2024.

Le proposte presentate dalla Fondazione Centro Studi Doc sono disponibili a questo link. In sintesi, riguardano:

  1. Welfare unico e universale per la crescita professionale di chi lavora nello spettacolo;
  2. Sportello unico dello spettacolo su piattaforma per la semplificazione burocratica, con repertori di luoghi e operatori;
  3. Contratti semplificati;
  4. Formazione specialistica;
  5. Migliorare la gestione della sicurezza per lavoratrici e lavoratori;
  6. Sostegno al settore con sostegno al pubblico.

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