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Il 26 marzo Alberto Ferraro, operatore sociale, insegnante e mascheraio e nel CdA di Doc Educational, ha partecipato come esperto della Fondazione Centro Studi Doc all’audizione Teatro – Verso il Primo Codice dello Spettacolo. A seguire le proposte che ha presentato durante l’incontro svoltosi a Roma al Ministero della Cultura in presenza del Sottosegretario Gianmarco Mazzi. La cooperativa Doc Educational è tra i soci fondatori della Fondazione Centro Studi Doc.

Proposte per il Primo Codice dello Spettacolo – Audizione Teatro

Le proposte presentate sono fondate sul riconoscimento dello statuto dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, come richiesto dal Parlamento europeo prima nel 2007 e ribadito il 21 novembre 2023 con la risoluzione di iniziativa legislativa adottata dal Parlamento europeo, e orientate alla riforma complessiva del sistema.

1. Welfare unico e universale per la crescita professionale sia come individui che come categoria

  • In primo luogo, è necessario che tutti i lavoratori e le lavoratrici abbiano un’unica posizione previdenziale a prescindere dal contratto, considerando il montante dei compensi e non solo il fattore tempo come misura di tutte le prestazioni previdenziali. Di seguito, bisogna iscriverenel Gruppo a), di cui D.l. 182/1997 art. 2 comma 1), di tutte le lavoratrici e i lavoratori discontinui, a prescindere dal contratto di lavoro, compresi gli intermittenti a tempo indeterminato, con conseguente trattamento previdenziale, ammortizzatori sociali, assicurazioni.
  • Bisogna anche aggiornare le professioni dello spettacolo con inclusione delle professioni affini o accessorie: insegnante, formatore, organizzatore, agente, ingegnere e architetto nel settore spettacolo.
  • Le lavoratrici e lavoratori autonomi con Partita IVA che lavorano all’esterodevono avere la possibilità di versare autonomamente i contributi sulla propria unica posizione contributiva per non lasciare che i soldi rimangano all’estero.
  • Inoltre, per lavoratrici e lavoratori autonomi “a cappello” e che non hanno un committente, deve essere possibile dichiarare i guadagni ottenuti per eventi preventivamente prenotati e registrati su Sportello Unico spettacolo.
  • È fondamentale anche dare piena attuazione alla Riforma del terzo settore e definizione della figura del volontario anche rispetto alla gratuità delle prestazioni amatoriali.
  • Infine, è necessario riformare l’indennità di discontinuità Proposta: chi è iscritto al FPLS se come contribuzione principale, al raggiungimento di45 giornate accreditate in 24 mesi[1] può richiedere l’Integrazione al reddito discontinuo per un numero di giornate pari a quelle accreditate nel periodo di riferimento antecedente alla domanda, non utilizzati per precedenti periodi di Naspi, per un numero massimo di giornate indennizzate o lavorate non superiore a 312 nell’anno di erogazione. L’indennità di discontinuità viene erogata in misura pari alla media delle retribuzioni accreditate nel periodo di riferimento, con un importo massimo giornaliero pari al doppio del minimale INPS in vigore, e accredito di contributi effettivi ai fini pensionistici.

2. Valorizzazione del Teatro Civile e alla pedagogia artistica di impatto sociale

3. Sportello unico dello spettacolo su piattaforma

Per semplificare le procedure, rendere accessibile e semplice per chiunque organizzare eventi di spettacolo e affrontare il lavoro sommerso è necessario semplificare tutte le procedure introducendo uno sportello unico dello spettacolo su piattaforma.

  • Deve essere istituito uno sportello Unico per lo Spettacolo su piattaforma informatica open source a protocolli aperti interoperabili in cui svolgere con modalità semplificate, comprese APP e blockchain, tutte le pratiche per organizzazione di eventi. Sulla piattaforma vengono registrati tutti gli eventi di arte e spettacolo, organizzati anche da privati, da protocollare con codice identificativo unico. Lo sportello è gestito da PA e condivide tutte le informazioni della PA compreso l’INPS, Runts, Comuni italiani e Agenzia Entrate.
  • La piattaforma è anche il luogo in cui vengono registrati i Repertori delle professioni, compresi gli insegnanti di discipline artistiche, tecniche e danza, agenti, organizzatori, ingegneri e architetti di spettacolo, organizzazioni (di spettacolo, non di solo spettacolo, ibride, miste, enti pubblici o privati), accademie e scuole di discipline artistiche, con requisiti aggiornati a cura della PA e dei cittadini. Il repertorio professionale potrà stabilire tariffe professionali minime in base alle disposizioni di legge.
  • Il repertorio deve includere i luoghi di spettacolo censiti anche ai fini della organizzazione della sicurezza.Sono da censire e registrare: i luoghi di solo spettacolo e quelli non di solo spettacolo, misti o ibridi, anche occasionali o privati, compresi i live club e le scuole di discipline artistiche da considerare a tutti gli effetti come attività inerenti arte e spettacolo; e gli spettacoli su suolo pubblico.

[1] Proposta del Forum Arte e Spettacolo presentata il 28 settembre 2020 e sostenuta da oltre 60 associazioni del settore.

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