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La Commissione Europea risponde alla risoluzione cultura e spettacolo evidenziando che le condizioni lavorative del settore artistico, culturale e creativo diventano una priorità a livello europeo.

La risoluzione cultura e spettacolo approvata dal Parlamento Europeo

Con la crisi pandemica del 2020, sono divenute evidenti le criticità delle condizioni di lavoro interne al settore artistico e culturale. Da tempo, infatti, i lavoratori e le lavoratrici dell’arte, della cultura e della creatività denunciano modelli di lavoro inappropriati, che favoriscono situazioni inique e irregolari.

Perciò, a novembre 2023, il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione di iniziativa legislativa sul tema, al fine di affrontare le disparità tra i diversi Stati membri. Inoltre, le condizioni lavorative di questo settore erano diventate centrali già all’interno del piano di lavoro UE 2019-2023 per la cultura.

Dunque, all’interno della risoluzione legislativa del Parlamento Europeo erano molteplici le proposte volte al raggiungimento di condizioni di lavoro dignitose nel settore artistico e culturale in tutta l’Unione Europea. Perciò, il passaggio successivo richiedeva la risposta della Commissione Europea alla risoluzione cultura e spettacolo, entro 3 anni dall’approvazione in Parlamento.

La risposta della Commissione Europea alla risoluzione cultura e spettacolo

Di recente è arrivata la risposta formale della Commissione Europea alla risoluzione cultura e spettacolo, approvata a novembre 2023 dal Parlamento Europeo. Nella risposta, la Commissione ha dunque indicato quali misure della risoluzione cultura e spettacolo intende adottare.

Le condizioni lavorative del settore artistico, culturale e creativo diventano dunque una priorità a livello europeo. Tuttavia, nella risposta della Commissione alla risoluzione cultura e spettacolo non si menziona la possibilità di sviluppare delle direttive specifiche.

Inoltre, della risoluzione cultura e spettacolo, la risposta della Commissione Europea avvalla:

  • il riesame della Nuova Agenda per la Cultura (2018), per sviluppare un nuovo quadro strategico relativo alle condizioni di lavoro del settore;
  • un programma di apprendimento reciproco tra gli stati membri dell’Unione Europea, incentrato sul miglioramento della protezione sociale per i lavoratori e le lavoratrici culturali e creativi;
  • la condizionalità sociale dei finanziamenti europei per la cultura, per il ciclo 2028-2034;
  • il sostegno specifico agli Stati membri nell’attuazione di riforme volte a migliorare le condizioni di lavoro degli artisti;
  • il coinvolgimento delle parti interessate del settore, attraverso l’organizzazione nel 2024 di una tavola rotonda ad alto livello per definire le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici di cultura e spettacolo.

 

Foto di Jonas Horsch.


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