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Proposte di per sostenere la professione artistica affinché non sia disperso lo straordinario patrimonio di talenti, che se non sono adeguatamente sostenuti saranno costretti a rinunciare alla professione o a emigrare in paesi più consapevoli.

Il contesto

8 ottobre 2019. In Italia ballerini, attori e musicisti sono spesso considerati solo hobbisti. Sono immaginate persone che si divertono e che non meritano né tutele né il rispetto dovuto a tutti i lavoratori. Anche per questo godono di pochissimo riconoscimento professionale, sociale ed economico. Eppure l’attività musicale richiede talento e passione ma soprattutto fatica, anni di studio, esercizio continuo, investimenti in strumenti musicali, conoscenze tecnologiche e classiche, orari di lavoro pesanti

Nonostante la produzione e la maggiore diffusione di opere artistiche e il sorgere di vere e proprie industrie culturali, discografiche e di spettacolo, la maggior parte degli artisti vive ancora in condizioni professionali non riconosciute, in condizioni di vita precarie e indegne del loro ruolo sociale.

Questo disconoscimento costringe purtroppo anche tanti giovani a rinunciare per sempre ai propri talenti. O ancora li costringe a emigrare all’estero, assieme a tanti giovani intellettuali e creativi, in paesi in cui i loro sacrifici e i loro talenti vengono giustamente valorizzati. Questa “fuga di cervelli e di talenti” non è solo una ingente perdita economica per il nostro Paese, ma anche una grave perdita per il nostro patrimonio umano e culturale.

Le proposte per la tutela dell’attività artistica

È necessario riconoscere adeguate tutele e semplificazioni alle procedure contrattuali:

  1. Indennità di maternità alle lavoratrici intermittenti con le stesse modalità delle lavoratrici a giornata a tempo determinato.
  2. Indennità di malattia senza contribuzione minima di 100 giornate ossia con gli stessi requisiti dei lavoratori degli altri settori.
  3. Indennità di disoccupazione Naspi per i periodi di sospensione dal lavoro.
  4. Cumulabilità di tutti i contributi previdenziali ottenuti in tutti i settori durante tutta la vita.
  5. Adeguate misure per la salute e sicurezza sul lavoro e indennità INAIL di infortunio per tutti i lavoratori dello spettacolo (anche occasionali e autonomi).
  6. Possibilità per ballerini e attori autonomi (non solo musicisti) di autoliquidare in autonomia i contributi previdenziali, fermo restando la responsabilità solidale dei committenti.
  7. Istituzione dei Buoni Occasionali Spettacolo Semplificati (BOSS), con le stesse modalità su piattaforma INPS dei PrestO o dei Buoni Famiglia, da riservare solo ai soggetti previsti comma 188 art. 1 L.296/2007 (da abolire) e nei limiti di 5.000 euro all’anno.
  8. Possibilità per lavoratori a cappello e artisti di strada di autoliquidare in autonomia i contributi previdenziali o (BOSS) con contributo accessorio del Comune ove viene svolto lo spettacolo
  9. Inserimento dell’attività degli insegnanti di musica e arti tra le attività del lavoro dello spettacolo.

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