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La Fondazione Centro Studi Doc chiede di garantire l’indennità di maternità anche alle lavoratrici a tempo determinato dello spettacolo intermittenti senza indennità di disponibilità.

indennità di maternità

Il contesto

Nonostante il principio di non discriminazione invocato dal D.lgs. 81/2015, le lavoratrici madri dello spettacolo assunte con contratto a tempo determinato intermittente ricevono dall’Inps una indennità di maternità variabile a seconda della provincia di appartenenza.

Questa differenza è dovuta alla diversa interpretazione data dalle strutture al calcolo della retribuzione di riferimento per il calcolo dell’indennità. In alcune sedi si fa riferimento al periodo retributivo immediatamente precedente quello in cui ha inizio l’astensione, come previsto dalla INPS Circolare 60/2002 in attuazione del Testo Unico della Maternità D.lgs. 151/2001. Mentre in altre sedi viene calcolato sulla media degli ultimi 360 giorni come previsto dalla circolare Inps 41/2006 in attuazione del D.lgs. 276/2003 che incomprensibilmente assimila le lavoratrici subordinate intermittenti alle collaboratrici coordinate continuative.

La richiesta relativa all’indennità di maternità

In considerazione del principio di non discriminazione spettante alle lavoratrici intermittenti, si rende necessario un chiarimento urgente da parte del legislatore, al fine di assicurare anche alle lavoratrici dello spettacolo intermittente la tutela per la maternità prevista dal T.U. D.lgs. 151/2001.

Foto di Camilla Simeone Visual Storyteller.


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