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L’uso dell’AI nella musica sta rivoluzionando ogni aspetto della produzione musicale e della creatività artistica. Quali sono le sue implicazioni per il settore?

Cosa sta cambiando con l’AI nella musica

L’impiego dell’AI nella musica sta trasformando ogni aspetto del processo creativo. Le persone possono ora utilizzare strumenti avanzati per generare melodie e arrangiamenti, anche senza possedere conoscenze tecniche. Questo accesso democratico alla composizione musicale solleva però interrogativi sul ruolo dell’umanità nell’arte. La possibilità di creare brani che imitano stili celebri o che combinano generi diversi permette di ampliare gli orizzonti espressivi. Tuttavia, comporta anche rischi legati alla standardizzazione e alla perdita dell’identità artistica.

Tra artiste e artisti c’è chi teme che la creatività algoritmica possa minacciare l’autenticità musicale. Per questo motivo, sono più di duecento le firme all’appello contro l’uso scorretto dell’AI che viola i diritti di artiste e artisti uman*. Tale paura trova conferma anche all’interno di un recente report di Tracklib. Osservando un campione di 1107 appasionat* e professionist*, lo studio rivela come il 75% di loro rifiuti l’uso dell’AI. Nella maggior parte dei casi, la causa sta proprio nella difesa dell’integrità artistica.

Tra coloro che utilizzano gli strumenti di intelligenza artificiale per la produzione musicale, il dibattito non si ferma. Il suddetto report di Tracklib mostra come solo il 3% di loro sfrutti l’AIG per produrre opere da zero. La maggior parte si appoggia agli strumenti di intelligenza artificiale solo come supporto tecnico. L’utilizzo dell’AI ha però molto potenziale, come nei casi dei jingle musicali e dei sottofondi sonori. Molteplici sono poi anche le canzoni create con software di clonazione vocale. Questi sviluppi affascinano, ma sollevano anche domande cruciali sull’etica e sui diritti d’autore.

Opportunità e sfide etiche dell’AI musicale

L’uso dell’AI nella musica pone importanti questioni etiche e giuridiche. Chi detiene i diritti delle composizioni generate dall’intelligenza artificiale? Le major combattono piattaforme accusate di sfruttare contenuti protetti per addestrare i modelli di AI. Artiste e artisti, da parte loro, chiedono regolamentazioni per tutelare la loro integrità creativa. C’è anche ci abbraccia queste tecnologie. È emblematico il caso di Grimes, disposta offrire la clonazione della propria voce in cambio di parte delle royalties.

Tuttavia, l’equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti umani rimane fragile. La regolamentazione internazionale è ancora in fase embrionale. Parallelamente, il dibattito accademico tiene saldo il concetto di opera artistica come prodotto dell’attività umana. Partendo da questo presupposto, approfondisce temi come la creatività computazionale e la personalità elettronica.

 

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Foto di Mason McCall

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