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Il nuovo manuale di economia cooperativa edito Routledge offre una panoramica completa sull’importanza della cooperazione nell’economia e nella gestione aziendale. Esamina le differenze tra economia competitiva e cooperativa e propone nuovi modelli di impresa. Nel testo è presente anche un capitolo sulle “imprese Pegaso” a firma di Francesca Martinelli, direttrice del Centro Studi Doc.

Il manuale di economia cooperativa “The Routledge Handbook of Cooperative Economics and Management”

The Routledge Handbook of Cooperative Economics and Management” è il nuovo manuale di economia cooperativa edito Routledge. Il testo raccoglie articoli di molteplici esperte ed esperti del mondo cooperativo, curati da Jerome Nikolai Warren, Lucio Biggiero, Jamin Hübner e Kemi Ogunyemi.

Oggi, l’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA) riconosce oltre 3 milioni di cooperative in tutto il mondo. Queste coinvolgono circa 1 miliardo di membri, rappresentando il 12% della popolazione globale e gestendo collettivamente trilioni di asset. Questo manuale di economia cooperativa esplora il ruolo della cooperazione nell’economia e nelle organizzazioni. In questo modo, punta a colmare un vuoto nella letteratura scientifica. Il volume affronta tematiche come governance, finanza, innovazione e politiche pubbliche, connettendo teoria e pratica. Un focus particolare è dedicato all’analisi critica del neoliberismo e alle alternative cooperative per una transizione economica equa e sostenibile.

Il manuale di economia cooperativa Routledge fornisce una visione approfondita delle questioni essenziali e dei dibattiti nel settore cooperativo. In questo modo, propone un’agenda di ricerca futura che analizza le differenze tra cooperazione individuale e (inter)organizzativa. Inoltre, approfondisce il legame tra economia cooperativa e principi etici fondamentali, esplorando le dinamiche di coopetizione e il confronto tra economia competitiva e cooperativa. Il testo evidenzia come l’economia cooperativa possa affrontare problematiche globali come il collasso ecologico, la disuguaglianza della ricchezza, la cattura del valore e la distribuzione equa delle risorse, anche tramite piattaforme digitali e soluzioni sociali innovative. Questo volume rappresenta uno strumento essenziale per accademic*, professionist*, policymaker e cooperative che desiderano orientarsi in un panorama economico e sociale in continua evoluzione.

Clicca qui per leggere il capitolo disponibile in formato in formato open access.

Il modello cooperativo delle imprese Pegaso

All’interno del manuale di economia cooperativa è presente anche un capitolo di Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc. Nel capitolo 23 nella quarta sezione Innovation e intitolato “Pegasus enterprise: an alternative form of cooperative for an alternative model of entrepreneurship“, Martinelli introduce il concetto di “impresa Pegaso“, una forma innovativa di cooperativa. La direttrice del Centro Studi ha portato la riflessione sulle imprese Pegaso anche a Bologna, all’evento “Imprese Bestiali!” di Fondazione Barberini.

Partendo dall’analisi critica del mito della Silicon Valley e delle startup unicorno, il capitolo illustra come il modello Pegaso superi i limiti del neoliberismo. Le imprese Pegaso fondono indipendenza e cooperazione. Di conseguenza, offrono a lavoratrici e lavoratori autonomia professionale e protezione sociale. Con oltre 60.000 persone già coinvolte in Europa, questo modello dimostra come la cooperazione possa essere un’alternativa concreta ed efficace. Un esempio di impresa Pegaso in Italia è la cooperativa Doc Servizi che, al suo 35esimo anno di età, oggi riunisce oltre 8.000 professionisti* operanti nel settore dello spettacolo.

Questo nuovo manuale di economia cooperativa analizza come il paradigma cooperativo risponda alle sfide del capitalismo globale. Attraverso studi interdisciplinari, il volume mette in luce come le imprese cooperative possano affrontare disuguaglianze economiche e sociali. Il capitolo sulle imprese Pegaso dimostra che il lavoro autogestito non solo è sostenibile, ma anche vantaggioso in termini di produttività e benessere collettivo. L’adozione di modelli cooperativi può rivoluzionare il concetto stesso di impresa e creare un’economia più giusta e inclusiva.

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