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Democratizing Work Italia e Fondazione Feltrinelli hanno pubblicato l’ebook “Democratizzare il lavoro: società, ambiente, territori”. Al progetto ha collaborato anche Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc.

L’ebook “Democratizzare il lavoro: società, ambiente, territori”

Nel novembre 2024, #DemocratizingWork Italia ha pubblicato il quaderno “Democratizzare il lavoro: società, ambiente, territori, edito Fondazione Feltrinelli. Il progetto nasce dal gruppo italiano della rete internazionale di #DemocratizingWork, sorto nel 2020 grazie alle studiose Isabelle Ferreras, Dominique Méda e Julie Battilana.

A seguito del Global Forum on #DemocratizingWork del 2021, la rete italiana ha organizzato diversi momenti per discutere dei tre temi centrali del proprio Manifesto: democratizzare le imprese, demercificare il lavoro e risanare l’ambiente. Proprio in occasione dei seminari online svolti nel 2023, è iniziato il rapporto di collaborazione tra #DemocratizingWork e Fondazione Centro Studi Doc.

Di conseguenza, il secondo capitolo del libro “Democratizzare il lavoro: società, ambiente, territori” è scritto a sei mani da Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc, con Guido Cavalca ed Enzo Mingione. In queste pagine, dal titolo “Demercificazione e democratizzazione del lavoro. Dalle politiche economiche alle sperimentazioni nelle economie alternative“, affrontano il tema della mercificazione del lavoro all’interno delle dinamiche di cambiamento economico-sociale contemporaneo. Il capitolo è stato scritto grazie all’incontro con alcun* de* protagonist* e studios* di movimenti cooperativi e di autogestione, come Chiara Chiappa, presidente della Fondazione Centro Studi Doc.

Il mondo del lavoro dopo la pandemia da Covid-19 e la necessità di un cambiamento

La pandemia da Covid-19 ha accentuato alcune trasformazioni sociali ed economiche globali, mettendo in luce le profonde disuguaglianze presenti nel sistema capitalistico. Nonostante le promesse di un cambiamento radicale, il sistema economico post-pandemia tende a riprodursi uguale, favorendo il capitale improduttivo. A dimostrarlo, concorre la mancata trasformazione delle politiche economiche e ambientali. In Italia, ad esempio, i disastri naturali sono trattati con dichiarazioni di cambiamento che non si traducono in azioni concrete.

Oggi, il lavoro è sempre più frammentato e le disuguaglianze sociali aumentano. Il capitalismo digitale, pur innovativo, ha un forte impatto sull’ambiente e sui diritti di lavoratrici e lavoratori. Il rapido sviluppo del lavoro digitale ha esacerbato la deregolamentazione del mercato del lavoro, con le piattaforme online che contribuiscono alla precarizzazione, come nel caso del food delivery. Le mobilitazioni sindacali, come quelle dei rider in Italia, dimostrano che la lotta collettiva può migliorare le condizioni di lavoro.

La necessità di un nuovo modello di sviluppo è dunque urgente. Esso deve basarsi su un’economia democratica che investa nella cura del territorio, nella transizione ecologica e nella creazione di occupazione. Per questo motivo, il testo pubblicato da #DemocratizingWork Italia sottolinea l’importanza di approccio che metta insieme la questione ambientale, il modello economico e la dignità del lavoro.

 

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