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Il decreto attuativo dell’art. 21 del DL Coesione introduce nuovi incentivi per start-up green e digitali, rivolti a giovani under 35 e imprese innovative. Il Ministero del Lavoro ha definito i criteri di accesso e le modalità operative per beneficiare delle agevolazioni.

Il decreto attuativo dell’art. 21 del DL Coesione

Il Ministero del Lavoro ha firmato il decreto attuativo per gli incentivi all’autoimpiego per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Tale firma è avvenuta in accordo col Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e il Ministro dell’Economia e delle Finanze. In altre parole, si tratta del decreto attuativo che fa riferimento all’art. 21 del c.d. DL Coesione. Questo stabilisce i criteri di qualificazione e le modalità di accesso necessari alla richiesta del beneficio da parte delle imprese.

Al momento il provvedimento è stato trasmesso al vaglio degli organi di controllo, superato il quale potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Gli incentivi per start-up green e digital

Tale decreto attuativo prevede due tipologie di incentivi per start-up green e digitali:

  1. alle persone disoccupate con meno di 35 anni, che tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici, il decreto dedica un contributo di 500 euro mensili, liquidati annualmente in forma anticipata dall’INPS, per massimo 3 anni e comunque non oltre la fine del 2028;
  2. per le assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato in queste nuove realtà, il decreto prevede fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo totale per i contratti siglati tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, sempre per 3 anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028.

 

Foto di Kindel Media

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