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Il tavolo di contrattazione per il rinnovo del CCNL spettacolo delle cooperative e imprese sociali si è aperto mercoledì 23 ottobre alle ore 14 presso il Palazzo della Cooperazione alla presenza di Slc CGIL, Fistel Cisl, UilCom Uil con CulTurMedia Legacoop, Federcultura e Sport Confcooperative e AGCI Culturalia.

Gli eventi che hanno portato all’apertura della prima contrattazione

La genesi del primo CCNL spettacolo delle cooperative è riconducibile al tragico incidente che ha coinvolto il tecnico ventenne Francesco Pinna, deceduto il 12 dicembre 2011 a causa del crollo del ground support del palco in preparazione del concerto di Jovanotti a Trieste. A causa di questo evento sconvolgente, la base sociale della cooperativa di spettacolo Doc Servizi ha attivato un confronto con tutte le realtà del mondo dello spettacolo per ovviare ad altri incidenti simili. Nasce così il “Tavolo per la legalità e sicurezza nello spettacolo” guidato dalle esperte ed esperti del Centro Studi Doc, allora non ancora formalmente costituito in Fondazione. Proprio durante uno degli incontri del tavolo il settore è scosso anche dalla morte del rigger Matteo Armellini il 5 marzo 2012 durante la preparazione del palco per il concerto di Laura Pausini al Palacalafiore di Reggio Calabria.

Questi tragici eventi segnano l’opinione pubblica e il risultato è la nascita di un confronto tra attori che fino a quel momento non avevano mai parlato gli uni con gli altri e che riunisce i principali organismi attivi nel mondo dello spettacolo: le cooperative, i sindacati, l’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), ispettori dell’Asl, ispettori Dtl (Direzione Territoriale del Lavoro), i services, Assomusica, INAIL.

Il primo CCNL spettacolo delle cooperative

Dai lavori del tavolo sono scaturite due normative che hanno rivoluzionato il settore: il “Decreto palchi e fiere” del 22 luglio 2014 specifico per cantieri dello spettacolo, e il primo contratto collettivo nazionale per artisti, tecnici e amministrativi assunti in cooperativa firmato il 6 novembre 2014 a Roma dalla Cgil, Cisl e Uil e Agci, Confcooperative e Legacoop.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli artisti, tecnici e amministrativi dipendenti da società cooperative e imprese sociali nel settore della Produzione Culturale e dello Spettacolo avente forza di legge tra le parti, è il primo a regolamentare il lavoro sia di artisti che di tecnici o amministrativi, tutti e tutte ugualmente importanti, dipendenti di cooperative o imprese sociali del settore cultura e spettacolo. È anche il primo contratto del settore a prevedere tutte le attività e le figure professionali dello spettacolo.

Inoltre, nel CCNL, oltre al contratto intermittente molto utilizzato nel settore, è già previsto lavoro a distanza, precursore dello smart working che sarebbe diventato legge nel 2017.

Le regole condivise e valide su tutto il territorio nazionale hanno potuto rappresentare i diritti di lavoratori e lavoratrici e delle basi sociali delle cooperative nei confronti dei committenti e del mercato contro il dumping del lavoro nero o sottopagato.

Il CCNL è preceduto dalla dichiarazione che ha accompagnato tutta la filosofia nella stesura del testo, proposto proprio della consulenti e dai consulenti del Centro Studi Doc seduti al tavolo di contrattazione: «Il vigore e la vitalità dello spettacolo dipendono dal benessere dei lavoratori dello spettacolo in quanto individui e in quanto collettività». Non c’è spettacolo senza artisti e artiste, essendo essi stessi spettacolo con i loro corpi, le loro mani, le loro voci.

Il rinnovo del CCNL spettacolo delle cooperative integra tutte le figure della creatività, anche su piattaforma

Il rinnovo del CCNL per dipendenti da cooperative e imprese sociali della produzione culturale e dello spettacolo è stato siglato a Roma il 19 febbraio 2020 da Slc CGIL, Fistel Cisl, UilCom Uil con CulTurMedia Legacoop, Federcultura e Sport Confcooperative e AGCI Culturalia. In occasione del rinnovo, il contratto è stato integrato con tutti i profili delle industrie culturali e creative, operanti anche su piattaforma.

Oltre alle attività dei settori arti e spettacolo il contratto regolamenta anche il lavoro in cooperativa delle industrie culturali e creative, come le produzioni radio-televisive, cinematografiche, multimediali e, più in generale, le attività che concorrono alla promozione della cultura. Inclusi anche i servizi formativi e didattici inerenti tutte le professionalità previste nel contratto stesso.

Tra le novità introdotte dal rinnovo del CCNL spettacolo delle cooperative la previsione del lavoro stagionale, anche in forma di apprendistato, la riduzione dell’orario di lavoro a 39 ore settimanali, l’assistenza sanitaria integrativa.

Inoltre, il contratto è stato il primo CCNL in Italia a riconoscere e regolamentare le attività lavorative che realizzano, promuovono e distribuiscono prodotti a contenuto creativo tramite piattaforma. Questa previsione si è rivelata particolarmente importante a seguito della pandemia legata al Covid-19 che, solo pochi giorni dopo, ha impattato enormemente su chi lavorava nel mondo dello spettacolo.

Clicca qui per leggere il testo Unico del CCNL spettacolo delle cooperative elaborato da Studio Metis, che riunisce il CCNL firmato per la prima volta il 6 novembre 2014 e il verbale di rinnovo del 19 febbraio 2020.

 

Foto di Emanuela Zampa.


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