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Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo è in ripresa: parola del report “Io sono Cultura 2024”, presentato il 19 settembre 2024 dalla Fondazione Symbola.

Io sono Cultura: il report di Fondazione Symbola

Il report di Fondazione Symbola ha raggiunto la quattordicesima edizione: giovedì 19 settembre è stato presentato “Io sono Cultura 2024”. Il rapporto è promosso da Fondazione Symbola, Unioncamere, il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, Deloitte. In più, è stato prodotto con la collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Fondazione Fitzcarraldo, Fornasetti e con il patrocinio del Ministero della Cultura.

Il titolo di quest’anno è “L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi“. In altre parole, i dati raccolti mostrano il Settore Produttivo Culturale e Creativo (SPCC) italiano in forte ripresa dagli effetti della pandemia, confermando la tendenza del 2022. Non solo: esso appare un settore strategico per la ripresa economica e sociale dell’Italia. Come vedremo, aumentano infatti i posti di lavoro e il valore aggiunto del SPCC. Allo stesso tempo, il SPCC rappresenta un motore di innovazione per l’intera economia, attivando la crescita anche negli altri settori. Di conseguenza, “Io sono Cultura” sottolinea il valore del made in Italy.

I trend del 2023 del Settore Culturale e Creativo

Tra i trend del settore che il report mostra:

  • il “welfare culturale“;
  • l’avanzamento del digitale;
  • la forte relazione col turismo.

Nello specifico, si parla di “welfare culturale” nel caso della correlazione esistente tra partecipazione culturale e qualità della vita.

L’introduzione dell’IA nei processi creativi influenza principalmente i videogiochi, l’architettura e il design e la comunicazione. I videogiochi sfruttano i processi di machine learning per migliorare le esperienze di gaming. Dall’altra parte, nei settori di progettazione e comunicazione, l’IA aiuta la personalizzazione dei contenuti, la riduzione dei tempi di produzione e la capacità di ingaggio nelle diverse nicchie del mercato.

La relazione col turismo si nota soprattutto in tre settori: audiovisivo, videogiochi ed editoria. Nel primo caso, il turismo è legato principalmente ai luoghi delle riprese. Per quanto riguarda i videogiochi, si tratta dello sviluppo di contenuti stilisticamente distintivi, connessi col territorio. Nel caso dell’editoria, il report ricorda invece i packaging innovativi firmati dai fumettisti per i piccoli produttori enogastronomici.

I numeri del 2023 del Settore Culturale e Creativo

“Io sono Cultura 2024” mostra un SPCC in ripresa, grazie all’aumento sia del valore aggiunto sia dell’occupazione. Nello specifico, il valore aggiunto prodotto dal SPCC nel 2023 è pari a 104,3 miliardi di euro. Si tratta di un aumento del 5,5% rispetto al 2022 e del 12,7% rispetto al 2019. Inoltre, esso pesa il 5,6% sul totale dell’economia nel 2023.

Allo stesso tempo, l’occupazione all’interno del settore conta 1.550.068 lavoratori e lavoratrici. Si tratta del 5,9% rispetto al totale dell’economia nel 2023. In questo caso, la variazione del settore rispetto al 2022 (+3,2%) supera la media nazionale (+1,8%). In altre parole, dal 2022 sono aumentate le persone occupate all’interno del settore, con una crescita di 48 mila posti di lavoro solo nel 2023.

Core cultura e Creative driven

Scendendo nel dettaglio, “Io sono Cultura” distingue il SPCC in:

  • Core cultura, relativo nello specifico ad architettura e design, comunicazione, audiovisivo e musica, videogiochi e software, editoria e stampa, performing Arts e arti visive, patrimonio storico e artistico;
  • Creative driven, categoria più ampia, che riguarda tutte le attività che impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti (non solo Core cultura, ma anche moda, mobilio, agroalimentari ecc.).

Le imprese core in Italia sono 283.815, tra pubbliche, private ed enti del terzo settore, 4,7% del totale. La core cultura ha così prodotto il 55,4% del valore aggiunto, contro il 44,6% delle attività unicamente creative driven. Parallelamente, l’occupazione nei settori core rappresenta il 57,2% del totale del SPCC, contro il 42,8% della controparte.

Nello specifico, il settore core trainante è rappresentato da quello dei videogiochi e dei software. Da solo, infatti, esso ha prodotto un valore aggiunto di 16,7 mld di euro (16% del totale), per un aumento del 10% rispetto al 2022. Nella top 3 lo seguono editoria e stampa prima e architettura e design poi. Il settore audiovisivo e musicale si trova al quarto posto con un valore aggiunto di 6,4 mld di euro (6,2% del totale) e un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente.

Valore aggiunto prodotto dalle attività Core cultura nel 2023, in percentuale. Fonte: elaborazione nostra sui dati di Io sono Cultura 2024, Fondazione Symbola

La crescita nel Mezzogiorno in Io sono Cultura 2024

Secondo “Io sono Cultura 2024”, le regioni che nel 2023 hanno prodotto più ricchezza con al cultura sono Lombardia (7,6%) e Lazio (6,9%). Sopra la media italiana segue il Piemonte (6,1%), al terzo posto per incidenza percentuale del valore aggiunto del SPCC sul totale dell’economia. Allo stesso tempo spiccano però i valori del Mezzogiorno. Qui l’aumento del settore sull’economia è più rapido rispetto alla media nazionale.

Il Sud mostra una differenza minima per quanto riguarda il valore aggiunto (+5,7%, contro una media nazionale del +5,5%). Allo stesso tempo, la differenza è più importante per l’occupazione. La media dell’aumento degli occupati al Sud è infatti del +4%, mentre quella nazionale del +3,2%. Le regioni del Mezzogiorno con gli incrementi maggiori sono Calabria e Sardegna. Nello specifico, la Calabria mostra un aumento del +10,1% del valore aggiunto e del +6,8% dell’occupazione. Parallelamente la Sardegna aumenta il valore aggiunto del +9,4% e l’occupazione del +6,5%.

La maggior dinamicità del Sud è legata alla componente core. Qui spiccano l’architettura e il design, l’editoria, le performing Arts e le arti visive di valorizzazione del patrimonio storico e artistico.

 

Clicca qui per scaricare il rapporto completo di Fondazione Symbola.


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