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Le grandi aziende che monopolizzano i dati spesso non danno garanzie sul loro utilizzo. Esiste però un’alternativa sostenibile: le cooperative di dati.

Cosa sono le cooperative di dati

Le cooperative di dati sono un’alternativa sostenibile alle grandi aziende che monopolizzano i dati. Le grandi aziende che monopolizzano i dati non danno garanzie sul loro utilizzo. Al contrario, le cooperative di dati sono organizzazioni che gestiscono e condividono dati al fine di creare valore a beneficio di tutti i suoi membri e più in generale per la comunità intera.

Come le cooperative tradizionali, anche quelle di dati si basano sui valori di mutualitàdemocraziauguaglianzaequitàsolidarietà. Di conseguenza, le loro azioni sono guidate dal principio del mutualismo digitale. In altre parole, garantiscono un’equa redistribuzione del valore aggiunto e promuovono un uso responsabile e democratico dei dati. Implementano, dunque, la centralità degli individui e degli utilizzatori di dati, in modo che possano mantenere il controllo dei propri dati.

Come funzionano le cooperative di dati

Il concetto di cooperative per la gestione e lo scambio di dati è stato introdotto nella Proposta di Regolamento nel Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla governance europea dei dati il 25 novembre 2020. Il 9 gennaio 2021 ha poi ricevuto anche il parere positivo del CESE. Il concetto di cooperative di dati è stato poi introdotto nel Data Governance Act (Regolamento UE 2022/868), uno dei pilastri della strategia europea per i dati, che si colloca nel solco delle azioni intraprese dall’Unione con l’obiettivo di creare un mercato interno dei dati. In questo contesto, le cooperative di dati sono presentate come un’ulteriore tipologia di servizio di intermediazione dei dati.

Una cooperativa di dati ha l’obiettivo di fornire servizi di condivisione dei dati e di supportare le piccole imprese e i singoli imprenditori. In particolare, le cooperative di dati hanno il compito di:

  • accedere o trattare grandi quantità di dati;
  • assicurare una governance partecipata condivisa tra imprese e imprenditori nella gestione dei dati (“conferitori”, utilizzatori e beneficiari dei dati);
  • negoziare termini e condizioni per il trattamento dei dati;
  • compiere scelte informate sull’uso dei dati;
  • risolvere controversie tra più utilizzatori degli stessi dati.

In che modo creano valore condiviso

I modi in cui le cooperative di dati sono a beneficio dei membri e della comunità sono i seguenti:

  • Garantiscono privacy e cybersicurezza sottostando ai Regolamenti UE sulla fornitura di servizi di intermediazione dei dati (es. GDPR);
  • Prima di qualsiasi trattamento dei dati avvisano in maniera chiara, comprensibile e trasparente le persone interessate e titolari per permettere un consenso informato;
  • Conservano registri completi e accurati dei dati in possesso;
  • L’ambiente fisico o virtuale e i mezzi organizzativi devono essere in conformità al diritto UE, per determinare e controllare tutte le azioni di trattamento dei dati;
  • Accesso a dati affidabili e di alta qualità in modo da poter elaborare e attuare decisioni strategiche, efficienti ed efficaci;
  • Hanno come obiettivo lo sviluppo della tecnologia digitale e l’innovazione guidata dai dati.

Obiettivi di interesse generale

Gli ambiti in cui le cooperative di dati creano valore condiviso per i propri membri e per la comunità sono:

  • Sostegno alla ricerca scientifica;
  • Agevolazione dell’elaborazione, della produzione e della divulgazione di statistiche europee;
  • Lotta ai cambiamenti climatici;
  • Miglioramento della mobilità;
  • Assistenza sanitaria;
  • Miglioramento della fornitura di servizi pubblici o politiche pubbliche.

 

Foto di Markus Spiske


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