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Approvato in Commissione Bilancio l’emendamento Orfini che finanzia l’indennità di discontinuità.
Approvato l’emendamento per l’indennità di discontinuità in legge di bilancio
Oggi, mercoledì 21 dicembre, è stato approvato in Commissione Bilancio l’emendamento Orfini che finanzia l’indennità di discontinuità. Un risultato storico, frutto di un lavoro di confronto tra le istituzioni e le realtà del settore che è durato quasi tre anni. Un passo importante per arrivare al riconoscimento dello statuto dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo al quale Fondazione Centro Studi Doc e Rete Doc hanno partecipato attivamente.
L’obiettivo dell’indennità di discontinuità è quello di riconoscere la specifica natura “discontinua” delle professioni creative. Essa vuole riconoscere i tempi di preparazione, formazione e studio quali parti integranti dei tempi di lavoro effettivo, perché connaturati e indispensabili per chi svolge un lavoro delle arti performative. In altre parole, l’indennità di discontinuità riconoscerà il tempo fino ad oggi ritenuto di non attività come tempo di lavoro indispensabile.
La dotazione economica non è ancora sufficiente, perché sono stati stanziati 100 milioni, quindi Fondazione Centro Studi Doc e Rete Doc continueranno insieme alle altre realtà dello spettacolo a lavorare sia per aumentare la dotazione a copertura del provvedimento sia per partecipare alla fase di redazione dei decreti attuativi. È infatti fondamentale che i decreti attuativi della Legge Delega dello spettacolo rispecchino le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.
«Il finanziamento del reddito di discontinuità è il primo passo concreto verso lo statuto del lavoro degli artisti e lavoratori dello spettacolo: è solo l’inizio, ma niente sarà più come prima. Un successo soprattutto per quelle realtà associative e sindacali che nel momento più duro della pandemia hanno saputo non solo chiedere sostegni, ma progettare insieme un futuro di riforme. Con la Fondazione Centro Studi Doc continueremo a lavorare a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, della cultura e della creatività finché il loro lavoro avrà piena dignità e sarà riconosciuto come bene primario, al pari della salute.»
Chiara Chiappa, Presidente Fondazione Centro Studi Doc
Come siamo arrivati all’indennità di discontinuità in Legge di Bilancio
Il 28 febbraio 2020 la Fondazione Centro Studi Doc ha lanciato la petizione #nessunoescluso – Appello urgente per sostegno ai lavoratori dello spettacolo. La prima lanciata a favore del mondo dello spettacolo durante la pandemia da Covid-19.
La petizione ha superato le 50mila firme e ottenuto il sostegno di oltre 160 organizzazioni. Alla petizione sono seguiti i video con i big #nessunoescluso, centinaia di articoli di giornale, un continuo confronto con parti sociali e sindacati, decine di dirette streaming, decine di mail ai Ministri e all’INPS, centinaia di contatti con i politici, un’audizione in Senato, una alla Camera, presso le Regioni, la partecipazione al tavolo permanente del Ministero della Cultura dedicato al mondo dello spettacolo, la partecipazione alle mobilitazioni su tutti i livelli, il lancio dell’ulteriore campagna #timeisnow, per chiedere subito il riconoscimento dello statuto del lavoratore e della lavoratrice dello spettacolo.
Parallelamente a questa attività la Fondazione Centro Studi Doc e la Rete Doc hanno lavorato insieme al Forum Arte e Spettacolo, un progetto che ha riunito oltre 60 realtà formali e informali del mondo dello spettacolo per scrivere una proposta di riforma complessiva del mondo dello spettacolo. Una parte della proposta è stata accolta dalla politica a fine 2020 e messa in atto nel 2021 con l’art. 66 del Decreto Sostegni bis che ha introdotto un migliore accesso alle protezioni sociali per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo. Un’altra parte delle proposte di riforma del settore, tra le quali l’indennità di discontinuità, è stata invece discussa in Camera e Senato alla fine del 2021 sotto forma di Legge Delega. La Legge Delega è stata approvata prima al Senato e poi alla Camera, poco prima della caduta del Governo.
Il nuovo Governo ha messo in discussione la possibilità di finanziare l’indennità di discontinuità contenuta nella Legge Delega e quindi la Fondazione Centro Studi Doc e Rete Doc si sono attivate subito insieme ad altre realtà del mondo dello spettacolo per sventare questo rischio, realizzando immediatamente una campagna e una conferenza stampa alla Camera. Ed è oggi il giorno in cui finalmente un importante passo verso il riconoscimento dello statuto per chi lavora nello spettacolo è stato compiuto.