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Al seminario internazionale svoltosi all’università di Trento per giovani ricercatori e dottorandi che studiano le imprese cooperative, la Fondazione Centro Studi Doc ha presentato le cooperative di autogestione.
All’Università di Trento si è svolto un seminario internazionale per giovani ricercatori che si occupano di imprese cooperative
Lunedì 12 e martedì 13 settembre il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento ha ospitato il seminario internazionale “Cooperative enterprises facing the new socio-economic environment: Worker takeovers, circular economy, digitalization” (“Imprese cooperative che affrontano il nuovo ambiente socio-economico: lavoratori, economia circolare e digitalizzazione”).
Il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara ha partecipato all’organizzazione del seminario. Hanno organizzato il workshop Ermanno Tortia (Università di Trento), Marco Lomuscio (Ph.D. candidate – Università di Trento), Massimiliano Mazzanti (Università di Ferrara) e Asia Guerreschi (Ph.D. candidate – Università di Ferrara).
Durante i due giorni, giovani ricercatori e dottorandi che studiano le imprese cooperative, hanno ragionato sull’evoluzione dei modelli organizzativi cooperativi. Hanno studiato sulla loro governance e gestione sulla scia di sfide economiche, finanziarie e ambientali epocali. Tra gli obiettivi del seminario anche la creazione di una rete di ricercatori che si occupano di cooperative.
Clicca qui per il programma completo.

La recente crisi economica e finanziaria, insieme ai cambiamenti climatici e alla pandemia, hanno alterato drasticamente il contesto socio-economico in cui viviamo. Questo ha le organizzazioni ad attivare strategie di coping alternative e risposte proattive a questo nuovo ambiente.
Questo mutato contesto richiede nuove analisi e strumenti che vadano oltre quanto tradizionalmente utilizzato nello studio delle imprese non convenzionali. Tra le principali sfide sul tavolo ci sono la conservazione dei posti di lavoro nelle attività aziendali in difficoltà, la necessità di nuovi processi produttivi per affrontare i cambiamenti climatici e gli SDG e l’uso di nuove tecnologie e innovazioni, tra le quali la digitalizzazione gioca un ruolo centrale nella transizione verso un’economia verde e sociale.
Le cooperative si sono dimostrate modelli organizzativi flessibili e resilienti durante le crisi grazie al coinvolgimento di stakeholder molteplici e diversificati e all’adattamento proattivo alle nuove condizioni. Tuttavia, le sfide incombono ancora ed è ancora in gioco l’effettiva attuazione di misure proattive e di adeguate risposte organizzative.
Di fronte a questo contesto nell’arco del seminario i partecipanti si sono confrontati sul ruolo delle cooperative attraverso alcuni temi. Dal rapporto tra cooperative e capitalismo alla finanza etica e cooperativa. Dal rischio di degenerazione dei valori cooperativi nelle grandi imprese ai workers buyout. Uno spazio particolare è stato anche dedicato alle nuove forme di cooperazione, come le piattaforme cooperative. La Fondazione Centro Studi Doc ha partecipato al dibattito raccontando l’esperienza delle cooperative di autogestione. La direttrice della fondazione Francesca Martinelli ha infatti presentato la ricerca “Pegasus company: come la cooperativa di autogestione affronta la precarietà del lavoro”.
Il confronto ha permesso di costruire un panorama corale sugli ultimi sviluppi nel mondo delle cooperative.