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Sin dagli anni ’80 i lavoratori dello spettacolo creano cooperative di spettacolo per ottenere maggiore riconoscimento professionale.

 

Di fronte a un panorama incerto, in Italia a partire dagli anni ’80 alcuni lavoratori dello spettacolo hanno scelto di praticare la cooperazione per ottenere riconoscimento professionale e contratti più continuativi. Hanno così creato nuove cooperative per avere l’opportunità, diventando soci-lavoratori della cooperativa, di trasformarsi da lavoratori di solito isolati sul mercato del lavoro a imprenditori di un’impresa condivisa e lavoratori dipendenti. In cooperativa gli artisti accedono ai meccanismi di protezione sociale ed entrano a far parte di una comunità.

Nel corso degli anni, il sistema cooperativo ha mostrato sempre più di essere la soluzione ideale per ottenere sia la continuità e la costanza di un rapporto di lavoro stabile che il rispetto dell’individualità artistica. Quest’ultima una caratteristica ha poi portato ad avvicinarsi a questo modello altri professionisti oltre agli operatori dello spettacolo, comprese tutte le figure che ruotano intorno al mondo dello spettacolo (tecnici, insegnanti, fotografi, comunicatori, ecc.), e anche oltre (informatici, artigiani, giornalisti, ciclofattorini, ecc.).

Nel video sono stati intervistati due tra i primi fondatori di una cooperativa di spettacolo: Franco Pagnoni di BeNow (ex-fasolmusic.coop) e Demetrio Chiappa di Doc Servizi.

Credits

Questo video è stato realizzato dalla Fondazione Centro Studi Doc e i suoi partner, Doc Creativity e Freecom Hub, grazie alla vittoria un bando del fondo Scena Unita con il progetto “Moltiplica la Musica – Il mondo dello spettacolo in pillole”.  

Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.

Video realizzato da: Vincenzo Gentile (speaker e videomaker), Francesca Martinelli (autrice), Giuseppe Mugnano (autore).

Con la partecipazione di: Demetrio Chiappa, Aldo Macchi, Francesca Martinelli, Franco Pagnoni.


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