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Anche per i lavoratori intermittenti dello spettacolo è finalmente garantita l’indennità Covid-19 di 600 euro per i tre mesi di marzo, aprile e maggio. Ma il percorso non è ancora terminato.

L’indennità per i lavoratori intermittenti dello spettacolo

Dopo oltre tre mesi dall’inizio dell’emergenza Coronavirus e quindi dal lancio della petizione, finalmente l’INPS con l’emanazione delle circolari n. 66 e n. 67 del 29 maggio ha attivato sul suo portale la possibilità di richiedere le indennità per marzo, aprile e maggio, anche per i lavoratori intermittenti dello spettacolo che non hanno potuto accedere agli ammortizzatori ordinari come cassa integrazione in deroga o FIS. 

Questo significa che per tutti i lavoratori intermittenti che hanno avuto dal 1/1/2019 al 31/1/2020 almeno 30 giornate di lavoro come intermittenti, e non hanno in maggio un ulteriore contratto di lavoro a tempo indeterminato diverso da quello intermittente, sono previsti 3 assegni di 600€, esattamente come era già stato previsto per i lavoratori dello spettacolo e autonomi già inclusi con gli assegni in aprile.

Dal primo decreto in cui la parola spettacolo non era nemmeno menzionata la battaglia per il riconoscimento per un ammortizzatore è stata difficile, con un susseguirsi di divieti incrociati, spesso legati alla burocrazia e a previsioni vecchie e inadeguate al moneto incredibile del Covid. Ci sono volute oltre 48mila firme, oltre 160 organizzazioni a sostegno dell’appello, il video con i big #nessunoescluso, centinaia di articoli di giornale, il continuo confronto con parti sociali e sindacati, decine di dirette, decine di mail ai Ministri e all’INPS, centinaia di contatti con i politici e mobilitazioni su tutti i livelli anche di gruppi auto-organizzati per arrivare a un primo risultato importante: l’indennità per i lavoratori intermittenti garantita per i primi tre mesi dell’emergenza, anche in costanza di rapporto ma con riduzione del lavoro

http://www.centrostudidoc.org/2020/05/30/inps-attiva-la-richiesta-per-indennita-marzo-aprile-e-maggio-anche-per-lo-spettacolo/

Continuità di reddito per i lavoratori dello spettacolo fino alla fine dell’emergenza

Il percorso non è però ancora concluso e ci sono infatti alcune richieste che è ancora necessario portare avanti:

  1. Chiediamo che il Decreto Rilancio sia emendato in modo da inserire i lavoratori intermittenti dello spettacolo nello stesso articolato dei lavoratori dello spettacolo (art. 84 comma 10 DL 34/2020), sia per evitare discriminazioni tra lavoratori iscritti egualmente al Fondo dei lavoratori dello spettacolo sia in vista di ulteriori decreti a sostengo del settore, che si rende purtroppo necessario a causa delle difficoltà di ripartenza. 
  2. Chiediamo che sia garantito a tutti i lavoratori dello spettacolo un sostegno fino alla ripresa delle attività di spettacolo senza prescrizioni di distanziamento fisico, perché siamo tutti purtroppo consapevoli che così come il settore spettacolo è stato il primo a fermarsi, sarà tra gli ultimi a ripartire. 
  3. Chiediamo per i lavoratori intermittenti dello spettacolo che venga concessa  la possibilità di accedere all’indennità di disoccupazione Naspi anche in costanza di rapporto di lavoro, per tutti i giorni senza chiamata

Infine, noi continueremo sempre a chiedere uno Statuto per il lavoro dello spettacolo, che preveda in primo luogo il riconoscimento di un reddito di continuità per i periodi di non lavoro dei professionisti, e  tutele previdenziali per scongiurare l’abbandono della professione in caso di malattia o difficoltà di settore.


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