Tempo di lettura: 2 minuti
Dal 3 al 7 febbraio 2020 si è svolto a Kuching (Sarawak, Malesia) il primo Global Youth Forum nato per formare i giovani di tutto il mondo all’imprenditoria cooperativa. Tra i trainer ha partecipato anche Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc, con una formazione dedicata alle piattaforme cooperative.

Global Youth Forum 2020
Alla settimana del Global Youth Forum 2020 hanno preso parte 140 partecipanti e 35 trainer al 90% under 35 provenienti da 50 paesi di tutto il mondo. I giovani hanno lavorato insieme con l’obiettivo comune di immaginare un mondo migliore e darsi gli strumenti per costruirlo attraverso la cooperazione.
L’evento è stato organizzato nel quadro di coops4dev, progetto cooperativo dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative (ICA) nato per contribuire al raggiungimento degli SDGs, gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile 2030. L’ICA, la Commissione europea e la cooperazione francese hanno finanziato l’attività. Grazie ai fondi è stato pagato vitto e alloggio a tutti gli intervenuti.
Oltre 100 atelier, laboratori e formazioni hanno animato il Global Youth Forum. I temi trattati sono stati molteplici. Dallo sviluppo di competenze imprenditoriali (comunicazione, team building, business model canva, ecc.) fino all’approfondimento di temi specifici legati alla cooperazione (temi di ricerca dell’ICA, piattaforme cooperative, legislazione, ecc.) passando per la presentazione delle reti di giovani cooperatori nel mondo.
Un’unica regola fissa per tutti i formatori: non proporre lezioni puramente frontali, ma prediligere attività di gruppo che favorissero la condivisione e lo scambio di prospettive.
L’agenda mondiale dei giovani cooperatori elaborata al Global Youth Forum
Durante l’evento, i partecipanti hanno esplorato anche le soluzioni che i giovani possono trovare per alcune delle maggiori sfide del mondo, dai cambiamenti climatici alla crescente disuguaglianza e alla mutevolezza del mondo del lavoro.
Il risultato di questa ricerca condivisa è stata la stesura di un documento. Alla fine del Global Youth Forum è stata così approvata l’agenda del movimento internazionale dei giovani cooperatori. L’agenda sarà tradotta nelle oltre 50 lingue presenti.

L’importanza che i giovani attribuiscono alla tecnologia
Il punto 3 dell’agenda è stato dedicato alla digitalizzazione. In particolare, promuovere cooperazione tra cooperative creando ambienti interoperabili tra loro e usando la tecnologia a supporto della democrazia stessa della cooperative.
Due atelier del Global Youth Forum hanno avuto come cuore la digitalizzazione e hanno riscosso un particolare interesse da parte dei giovani. We are all digital innovators e Platform cooperativism: technological and digital mindset for cooperators.
La prima formazione è stata tenuta da Louis Cousin, dottorando all’Università di Laval in Québec e consulente di Happy Dev, cooperativa francese di IT. Il tema era l’interoperabilità tra sistemi informatici diversi e come metterli in relazione.
Francesca Martinelli, direttrice della Fondazione Centro Studi Doc, ha svolto il secondo training. La formazione aveva come focus l’applicazione dei principi cooperativi alla tecnologia, per imparare a usarla con etica e criterio. La direttrice ha anche raccontato il modello della Pegasus company, che ha affascinato molto i giovani presenti.

È sempre stupefacente vedere come un’idea possa emozionare persone provenienti anche da paesi completamente diversi: è segno della sete che questo mondo – giovani in prima linea – ha di modelli alternativi a quello economico e politico dominante. È la sete di modelli che siano capaci di guidare non solo il cervello, ma anche il cuore
Francesca martinelli, Fondazione Centro Studi Doc