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La Fondazione Centro Studi Doc ha partecipato al congresso CIRIEC presentando una ricerca su come le cooperative di autogestione affrontano al precariato del lavoro.

Il 33esimo congresso CIRIEC

Dal 13 al 15 giugno si è svolto a Valencia il 33esimo congresso CIRIEC, il Centro internazionale di ricerca e informazione sull’economia collettiva fondato nel 1947. Nella bellissima sede del Palau de les Arts de València si è svolta la maggior parte degli incontri attorno al tema “Nuove dinamiche globali nell’era post-Covid: sfide per l’economia pubblica, sociale e cooperativa”.

All’evento hanno partecipato oltre 1.200 persone provenienti da 33 Paesi. Delle 300 proposte di comunicazione ricevute, 184 accettate sono state accettate e 132 presentate in 19 sessioni. Hanno partecipato anche due relatori di altissimo livello. Il Premio Nobel Paul Krugman e l’economista Mariana Mazzucato. Entrambi hanno sottolineato il ruolo essenziale che il cooperativismo e l’economia sociale hanno e avranno nelle nostre società.

La direttrice della Fondazione Centro Studi Doc, Francesca Martinelli, ha partecipato al congresso presentando una ricerca su come le cooperative di autogestione affrontano il precariato del lavoro. La sua presentazione si è svolta nella sessione dedicata alla nuova ondata di cooperative di proprietà dei lavoratori.

Cooperative di autogestione come risposta al lavoro precario

La pandemia COVID-19 ha mostrato il ruolo essenziale della protezione sociale nel contesto attuale e le relative difficoltà dei lavoratori della “zona grigia”. Sono lavoratori di solito non ricevono l’assicurazione sanitaria, la pensione, i congedi familiari e di malattia e i sussidi di disoccupazione.

La ricerca presenta il caso delle cooperative di autogestione e studia il loro ruolo nell’affrontare questa situazione in Europa. Le cooperative di autogestione sono un tentativo da parte dei lavoratori isolati nel mercato del lavoro di trovare un’alternativa alla logica aziendale dell’individualizzazione e della competizione, a favore dello scambio tra pari e di pratiche di lavoro collettive e democratiche. Attraverso le cooperative di autogestione i lavoratori si auto-organizzano per ottenere migliori condizioni di lavoro e accesso alle tutele sociali.

Dagli 11 casi di studio emerge che il modello della cooperativa di autogestione può essere uno strumento importante per recuperare il controllo sul lavoro, attraverso la riappropriazione delle proprie dinamiche lavorative, dei mezzi di produzione e della “voce”.

Leggi il paper.

 


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