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Il lavoro sommerso è molto diffuso nello spettacolo. Solo nella musica live ci sono circa 4 miliardi di euro di economia sommersa all’anno.

 

Dato che la maggior parte dei lavoratori dello spettacolo è isolata nel mercato del lavoro, soffre anche di una mancanza di potere contrattuale. Questo spesso porta a lavorare in nero o ad accettare condizioni di lavoro con un livello di precarietà più alto rispetto ai lavoratori di altri settori e con conseguenze negative in termini di salute, sicurezza e previdenza sociale. Pertanto, i lavoratori dello spettacolo hanno redditi bassi e irregolari e solo un accesso limitato, o addirittura nessun accesso, ai servizi bancari convenzionali e agli schemi di protezione sociale, come le indennità di disoccupazione, i congedi per malattia e maternità, gli schemi che coprono gli incidenti sul lavoro e le opportunità di apprendimento permanente.

Al di là delle condizioni di lavoro discontinue, in Italia i bassi redditi dei lavoratori dello spettacolo sono legati alla condizione di multiple job holding, ovvero il fatto che il lavoro nello spettacolo è spesso combinato con un’altra occupazione, e all’alto livello di lavoro sommerso del settore. Una recente ricerca svolta dalla Fondazione Centro Studi Doc ha calcolato che in Italia nel 2018 l’ammontare dell’economia sommersa solo nel settore della musica dal vivo è stato di circa 4 miliardi di euro.

Credits

Questo video è stato realizzato dalla Fondazione Centro Studi Doc e i suoi partner, Doc Creativity e Freecom Hub,grazie alla vittoria un bando del fondo Scena Unita con il progetto “Moltiplica la Musica – Il mondo dello spettacolo in pillole”.  

Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.

Video realizzato da: Vincenzo Gentile (speaker e videomaker), Francesca Martinelli (autrice), Giuseppe Mugnano (autore).

Con la partecipazione di: Chiara Chiappa, Dario “Nebbia” Ghidoni, Mario Lumastro, Aldo Macchi.


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