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Dal 2025 le spese di trasferta deducibili saranno solo quelle pagate con metodi tracciabili. È questa una delle novità sulla tassazione del reddito da lavoro dipendente introdotte dalla Legge di Bilancio.

Novità dalla legge di Bilancio 2025: le spese di trasferta deducibili

La Legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025) contiene numerose novità che impattano sulla tassazione del reddito da lavoro dipendente a decorrere dal periodo d’imposta 2025. Oggi ci soffermiamo sulla deducibilità delle spese in occasione di missioni o trasferte.

Attraverso l’integrazione del comma 5, art. 51 del TUIR, la legge di Bilancio 2025 dispone che i rimborsi analitici delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente sostenute dalla lavoratrici o il lavoratore per le trasferte, non concorrono a formare il reddito a condizione che i pagamenti di tali spese siano effettuati con metodi tracciabili. In altre parole, per essere deducibili è necessario che tali pagamenti avvengano attraverso carte di debito, di credito e prepagate. Nonostante ciò, non cambia la disciplina in materia di trattamento fiscale e previdenziale delle trasferte al di fuori o all’interno del comune. Eventuali rimborsi effettuati in contanti ne determinano l’assoggettamento a imposte e contributi.

Allo stesso modo, con la modifica dell’art. 95 del TUIR è previsto che per i datori di lavoro siano deducibili le spese di vitto e alloggio e quelle per viaggio e trasporto mediante servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente (autoservizi pubblici non di linea), nonché i rimborsi analitici relativi alle medesime spese sostenute per le trasferte dei dipendenti, solo se i pagamenti sono eseguiti con metodi tracciabili. Anche in questo caso, perché siano deducibili i pagamenti vanno dunque effettuati tramite sistemi quali carte di debito, di credito e prepagate.

Fanno eccezione alle restrizioni fiscale solo le spese relative ai trasporti mediante autoservizi pubblici di linea per le quali il rimborso può continuare ad essere effettuato anche in contanti senza che ciò pregiudichi la relativa esenzione.

 

Foto di Anna Shvets

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