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Proclamato dalle Nazioni Unite, il 2025 è l’Anno Internazionale delle Cooperative col tema “le cooperative costruiscono un mondo migliore”. Con questa occasione si vuole ricordare il loro contributo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Ma cosa sono le cooperative?

#IYC2025: l’Anno Internazionale delle Cooperative

Le Nazioni Unite lo avevano annunciato già a giugno 2024: il 2025 sarà dedicato alle cooperative. Il lancio ufficiale dell’Anno Internazionale delle Cooperative si è tenuto a Nuova Delhi, in India, tra il 25 e il 30 novembre 2024, durante l’Assemblea Generale dell’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA). Il tema cornice dell’IYC2025 porta il titolo di “le cooperative costruiscono un mondo migliore“. L’obiettivo di questa celebrazione è quello di evidenziare la loro centralità nell’affrontare le sfide globali. In altre parole, l’ONU intende ricordate il contributo del mondo cooperativo nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Forti del loro scopo mutualistico, da sempre le cooperative operano a favore delle comunità. In questo modo, permettono l’accesso a servizi e formazione e lottano contro il lavoro sommerso permettendo a sempre più persone di entrare nell’economia formale. Proprio per questo motivo, già nel 2016 l’UNESCO aveva dichiarato le cooperative patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Cosa sono le cooperative?

In Europa le prime cooperative nascono negli anni ’40 dell’Ottocento a partire dai Probi Pionieri di Rochdale: 28 tessitori che nel 1844 danno vita alla cooperazione di consumo. Definendo i principi cooperativi, essi si adoperano al fine di ottenere:

  • l’introduzione del ristorno;
  • la produzione diretta dei beni;
  • la capitalizzazione dei soci della loro cooperativa.

Negli anni, le realtà cooperative sono cresciute raggiungendo numeri giganteschi: nel 2021, il World Cooperative Monitor contava circa 3 milioni di cooperative in tutto il mondo. Ma cos’è una cooperativa? Per prepararsi all’Anno Internazionale delle Cooperative è importante averlo ben chiaro.

Le cooperative sono associazioni autonome di soggetti che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali. In questo modo, essi realizzano un’idea imprenditoriale, attraverso la creazione di una società di proprietà condivisa e democraticamente controllata. Come da lezione dei Probi Pionieri di Rochdale, nella cooperativa l’accumulazione degli utili è destinata ai reinvestimenti nell’azienda e alla creazione di un patrimonio mutualistico indivisibile tra socie e soci.

A tale scopo, le cooperative su basano sui valori della mutualità, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e della solidarietà. Sono fondamentali per garantire pluralismo e sostenibilità economica e lo fanno guidate da onestà, trasparenza, responsabilità sociale e attenzione verso persone e comunità.

Le diverse tipologie di cooperativa

A partire dalla definizione minima precedentemente indicata, è possibile distinguere diverse tipologie di cooperativa. Come anticipato, i Probi Pionieri di Rochdale si costituirono in una cooperativa di consumo. In altre parole, si tratta di una cooperativa in cui socie e soci sono utenti e consumatrici e consumatori di beni e servizi forniti dalla cooperativa stessa. Secondo la legislazione vigente, le cooperative possono essere di:

  • lavoro, in cui socie e soci sono le lavoratrici e i lavoratori stess*;
  • consumo o utenza;
  • conferimento, che per svolgere le loro attività si avvalgono degli apporti di beni e servizi da parte dei soci.

Un’altra distinzione per descrivere le cooperative è poi quella basata sulle discipline settoriali di riferimento. In questo caso, parliamo di cooperative:

  • consortili e consorzi cooperativi;
  • sociali;
  • bancarie;
  • di comunità;
  • di abitazione.

A tutte loro è dedicato l’YIC2025: l’Anno Internazionale delle Cooperative. Attenzione tuttavia a distinguere le vere cooperative da quelle false.

Perché l’Anno Internazionale delle Cooperative? I principi della cooperazione

Infine, nel loro lavoro le cooperative fanno riferimento a 7 principi cooperativi, relativi alla loro struttura interna (1, 2, 3 e 4) e alle relazioni esterne (5, 6 e 7). Tali principi hanno origine dalla Dichiarazione di Identità Cooperativa firmata nel 1844 dagli stessi Probi Pionieri di Rochdale e sono stati rielaborati dall’Alleanza Internazionale delle Cooperative nel 1995. Con essi, il mondo cooperativo mette in pratica i valori con cui affronta le sfide globali. È per questo motivo che hanno meritato la dedica dell’Anno Internazionale delle Cooperative.

Nell’ordine, i principi della cooperazione sono:

  1. Adesione libera e volontaria di chiunque ne condivida i principi mutualistici e abbia i requisiti previsti dallo statuto, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa;
  2. Controllo democratico da parte di socie e soci, che partecipano attivamente a stabilire le politiche e assumere le decisioni relative alla cooperativa attraverso il principio “una testa, un voto”;
  3. Partecipazione economica di socie e soci, che contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente.
  4. Autonomia e indipendenza: le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai soci, anche qualora sottoscrivano accordi con Governi e altre organizzazioni;
  5. Educazione, formazione e informazione: le cooperative forniscono educazione e formazione a socie e soci, rappresentanti elett*, dirigenti e lavoratrici e lavoratori, e informano il pubblico sui benefici della cooperazione;
  6. Cooperazione tra cooperative;
  7. Interesse verso la comunità: cooperative lavorano per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate da socie e soci.

 

Foto di fauxels

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