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Nei giorni scorsi, il Referendum Cittadinanza ha raggiunto e superato il quorum delle 500.000 firme. Come Fondazione Centro Studi Doc sosteniamo questa iniziativa di civiltà e invitiamo a non smettere di firmare.
Cosa prevede il Referendum Cittadinanza
- la conoscenza della lingua italiana;
- il possesso di adeguate fonti economiche;
- l’idoneità professionale;
- l’ottemperanza agli obblighi tributari;
- l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
Come sostenere la raccolta firme per il referendum
Raggiunte le 500.000 sottoscrizioni: perché è necessario continuare a firmare
Come Fondazione Centro Studi Doc sosteniamo la raccolta firme per il Referendum Cittadinanza e crediamo nella necessità di continuare a sottoscriverla anche ora che ha raggiunto il quorum.
L’attuale legge sulla cittadinanza penalizza infatti tantissime persone che da anni vivono in Italia come cittadin* di serie B. Esse sono così precluse da diritti e possibilità, che per chi possiede la cittadinanza italiana sembrano scontati. Tra questi, ma non solo
- il diritto di partecipare alle decisioni sulla cosa pubblica del Paese in cui si risiede;
- quello di viaggiare liberamente, per motivi familiari, di lavoro, di studio, ma anche di piacere;
- in diversi casi, il diritto di partecipare ai concorsi pubblici.
Per questo motivo è necessario che chi ne ha la possibilità continui a sostenere chi attualmente non ha voce. Molto spesso questa istanza è stata considerata non prioritaria nell’agenda politica. Contemporaneamente, l’aumento di narrazioni scandalistiche e polarizzanti ha marginalizzato le persone di origine straniera residenti in Italia. Da una Survey promossa da Secondo Welfare emerge tuttavia che non è la presenza di cittadine e cittadini stranieri a essere considerata una criticità. Al contrario, tale compresenza è stata definita un’opportunità dalla maggior parte delle persone intervistate. Tra le sfide che il nostro Paese non riesce appieno ad affrontare affiora invece la mancanza di politiche migratorie inclusive ed efficaci. Le politiche attuali anzi ostacolano un’integrazione adeguata delle persone di origine straniera.
I prossimi passi del Referendum Cittadinanza
Adesso che l’iniziativa per il Referendum Cittadinanza ha superato il quorum, i suoi effetti non sono ancora in vigore. Di conseguenza, a gennaio la Corte Costituzionale passerà al vaglio l’ammissibilità del referendum. In caso di espressione favorevole, il referendum è previsto per la primavera 2025.
Il quesito sulla scheda delle e degli aventi diritto sarà il seguente:
“Volete voi abrogare l’art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza”?”.