I datori di lavoro devono risconoscere la priorità di lavoro in smart working a genitori lavoratori con figli sotto i 12 anni e caregivers.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 31 marzo 2022, ha approvato, in via preliminare, uno schema di decreto legislativo per l’attuazione e il recepimento della direttiva UE 2019/1158. La direttiva è relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
Il provvedimento riguarda i datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in smart working.
I datori di lavoro devono riconoscere priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età. Non vi è alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità. Questa indicazione vale ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/1992,
La stessa priorità è riconosciuta anche alle richieste dei lavoratori che siano caregivers. In questo caso, ai sensi dell’art. 1, comma 255, della legge n. 205/2017.
La lavoratrice o il lavoratore che richiede di fruire del lavoro agile non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro. Qualunque misura adottata in violazione delle indicazioni precedenti va considerata ritorsiva o discriminatoria e pertanto nulla.