Dopo una prima bocciatura, spazio ancora per la discussione sull’introduzione dell’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo.
Ieri, mercoledì 16 febbraio, in commissione Bilancio il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha espresso parere contrario a un pacchetto di proposte di modifica presentate dai senatori della commissione Cultura che sta esaminando il provvedimento insieme alla commissione Lavoro.
L’emendamento presentato dai relatori, Roberto Rampi (Pd) e Nunzia Catalfo (M5S) aveva come obiettivo quello di riconoscere la specifica natura “discontinua” delle professioni creative andando a colmare quei momenti di non lavoro tra una performance e l’altra. L’indennità di discontinuità infatti riconosce il tempo di “non attività” come tempo di “lavoro preparatorio, formazione e studio” connaturato e indispensabile a chi svolge un lavoro delle arti performative.
Poche ore dopo il parere sulla proposta di modifica dei relatori Rampi e Catalfo è stato modificato: niente bocciatura, ma un invito ai ministri della Cultura, del Lavoro e dell’Economia a trovare una soluzione sul problema delle risorse. I presidenti della 7a e della 11a, Nencini e Matrisciano, chiedono un incontro al ministro Franco. Sono giornate decisive per il mondo dello spettacolo.
A questo link il percorso della proposta sull’indennità di discontinuità.